TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE

IN QUESTA PAGINA E' POSSIBILE SCARICARE TUTTI QUANTI GLI APPUNTI DEL CORSO UNIVERSITARIO DI TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE, NECESSARI PER SOSTENERE L'ESAME ED ESEGUIRE LA PROGETTAZIONE STRADALE.

 

GLI ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO DI TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE FANNO PARTE DELLA "INGEGNERIA DEL TRAFFICO", IL CUI OBIETTIVO PRINCIPALE E' LA SICUREZZA

ESSA E' RAGGIUNGIBILE ATTRAVERSO LA PROGETTAZIONE O L'ADEGUAMENTO/ MIGLIORAMENTO DELLE VECCHIE COSTRUZIONI. 

PER FAR QUESTO L'INGEGNERIA DEL TRAFFICO NON PUO' NON TENERE CONTO ANCHE DEL "FATTORE UMANO". OVVERO NON PUO' NON CONSIDERARE L'UOMO COME PARTE INTEGRANTE DEL PROCESSO PROGETTUALE.

 

AL FONDO DELLA PAGINA POTETE LEGGERE IL PROGRAMMA DEL CORSO DI TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE. DI OGNI ARGOMENTO E' POI PRESENTE:

1) UNA DESCRIZIONE DETTAGLIATA;

2) UNA ESAURIENTE ANTEPRIMA DEGLI APPUNTI.

COME SCARICARE IL MATERIALE DI TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE

IL MATERIALE DI TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE E' DISPONIBILE SOLO A PAGAMENTO.

 

GLI APPUNTI COMPLETI (SPIEGAZIONI DETTAGLIATE, SCHEMI, FORMULE) SONO VENDIBILI SOLO TUTTI QUANTI INSIEME, AL PREZZO TOTALE DI 24,00 EURO.

 

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PROGRAMMA DEL CORSO DI TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE E ANTEPRIME APPUNTI

1) Aspetti generali della teoria del deflusso e della progettazione stradale

PRIMA LEZIONE:

La prima lezione del corso di TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE è dedicata all'analisi del processo generale di studio di un sistema di trasporto, rappresentato attraverso un diagramma di flusso a blocchi.

Lo schema mostra quali elementi condizionano la progettazione e realizzazione di una infrastruttura stradale affinchè essa non solo sia sicura, ma possa anche garantire certe prestazioni.

Infine si identificano le componenti critiche del sistema traffico (utenti, veicoli, infrastrutture viarie, elementi di controllo e aspetti ambientali), focalizzando l'attenzione, in questa prima lezione, sul primo di essi: gli utenti, intesi sia come conducenti di un veicolo che come pedoni.

Come conducenti, si definisce il TEMPO DI PERCEZIONE E REAZIONE nelle sue varie componenti, fornendone anche una stima. Come pedoni si analizzano invece la VELOCITÀ PEDONALE e il TEMPO DI ATTRAVERSAMENTO. Tutti dati importanti per la progettazione stradale.

In questa sede, però, questa prima lezione non viene riportata.

SECONDA E TERZA LEZIONE:

Nella seconda e terza lezione del corso di TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE si affrontano invece i seguenti argomenti:

 

1) CAMPI DI VISIONE (acuta/netta, chiara e periferica). Questo stesso argomento viene affrontato anche nel corso di FONDAMENTI DI INFRASTRUTTURE VIARIE.

 

2) ASPETTI CRITICI DEI VEICOLI:

 Distanza di visuale libera e distanza di visibilità per l'arresto.

Si determina la formula della distanza di visibilità per l'arresto nelle sue varie componenti.

Questo stesso argomento viene affrontato anche nel corso di COSTRUZIONE DI STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI.

 

Fasce di ingombro e allargamenti in curva.

Questo stesso argomento viene affrontato anche nel corso di COSTRUZIONE DI STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI.

 

Sagoma limite.

Questo stesso argomento viene affrontato anche nel corso di FONDAMENTI DI INFRASTRUTTURE VIARIE. Di conseguenza si tralascia di riportarlo in questa sede.

 

Equilibrio del veicolo in curva.

Questo argomento richiederebbe, prima di essere affrontato, la lettura del PAR. 5.2.4 del D.M. 5/11/2001: "PENDENZE TRASVERSALI DELLA PIATTAFORMA IN FUNZIONE DEL RAGGIO DELLE CURVE CIRCOLARI E DELLE VELOCITÀ". E' possibile scaricare il decreto, e quindi anche il suddetto paragrafo, gratuitamente da Internet.

Un dettagliato riassunto di questo argomento è presente anche tra gli appunti del corso di COSTRUZIONE DI STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI.

 

 3) ASPETTI CRITICI DEL CONTROLLO E  ASPETTI CRITICI DELL'AMBIENTE (intrusione visiva, emissioni e rumore).

 

4) LE RETI STRADALI

Si trattano le reti stradali, intese come un insieme di archi e nodi, suddivendole poi in RETI PRIMARIE, PRINCIPALI, SECONDARIE e LOCALI.

Questo stesso argomento viene affrontato anche nel corso di COSTRUZIONE DI STRADE FERROVIE E AEROPORTI. Di conseguenza si tralascia di riportarlo in questa sede.

 

NUMERO COMPLESSIVO PAGINE:

1) CAMPI DI VISIONE (2 pagine);

2) DISTANZA VISIBILITA' PER L'ARRESTO (5 pagine);

3) ALLARGAMENTI IN CURVA (2 pagine)

4) EQUILIBRIO IN CURVA (2 pagine)

5) ASPETTI CRITICI (2 pagine)

 

QUARTA, QUINTA, SESTA E SETTIMA LEZIONE:

La quarta, la quinta, la sesta e la settima lezione del corso di TEORIA E TECNICA DELLE CIRCOLAZIONE sono dedicate allo studio dei PARAMETRI FONDAMENTALI DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE: portata, volume, velocità e densità.

 

La quarta lezione tratta delle portate di traffico: come è possibile stimarle a partire dai volumi di traffico attraverso il PHF, e come determinare la portata di progetto sia attraverso il PHF che attraverso il TGMA. Infine si apre una parentesi sul perchè, nel calcolare i volumi di traffico, gli intervalli di tempo considerati sono sempre di quindici minuti.

(Al termine della lezione, giacchè l'argomento lo richiede, sono riportati anche alcuni concetti di statistica che possono essere utile sapere per comprendere meglio l'ultimo punto).

 

La quinta lezione, invece, introduce una nuova formula della portata basata sulla densità di traffico e sulla velocità. Il resto della lezione è dunque dedicato alla misurazione di queste due grandezze.

 

La sesta lezione contiene ulteriori considerazioni riguardo densità e velocità, comprese le formule che ne permettono il calcolo. Infine, viene introdotta la "capacità di un tronco stradale", e si fornisce la formula che ne permette la determinazione in autostrada.

 

Infine, la settima lezione ha come argomento centrale il calcolo della capacità di un tronco stradale in tutti gli  altri casi.

 

NUMERO COMPLESSIVO PAGINE:

1) QUARTA LEZIONE (7 pagine)

2) QUINTA LEZIONE (7 pagine)

3) SESTA LEZIONE (7 pagine)

4) SETTIMA LEZIONE (6 pagine)

 

2) Progettazione semafori

Questa seconda parte del corso di TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE comprende 6 lezioni, contenenti tutte quante le nozioni necessarie per eseguire una progettazione semaforica.

1) ANALISI DI FATTIBILITÀ DEL SEMAFORIO

2) FASATURA (separazione dei conflitti) DEL SEMAFORO

3) TEMPORIZZAZIONE DEL SEMAFORO

4) VERIFICA (livelli di servizio) DELL'INCROCIO SEMAFORICO.

 

(L'ultima lezione contiene un piccolo riepilogo generale e l'ultima parte di un esercizio svolto in classe. Nonostante di quest'ultimo non sia riuscita a trovare l'inizio, l'ho inserito comunque nel fascicolo, perchè penso che sia  ugualmente chiaro a leggersi ed utile per fissare le idee ed i concetti principali).

 

NUMERO COMPLESSIVO DELLE PAGINE:

1) PRIMA LEZIONE (9 pagine);

2) SECONDA LEZIONE (7 pagine);

3) TERZA LEZIONE (7 pagine);

4) QUARTA LEZIONE (6 pagine);

5) QUINTA LEZIONE (5 pagine);

6) SESTA LEZIONE (7 pagine).

 

3) Progettazione rotatorie

Questa terza parte del corso di TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE comprende 5 lezioni, contenenti tutte quante le nozioni necessarie per eseguire la progettazione stradale di una rotatoria.

 

1) LEZIONE 1:  Si definiscono le rotatorie, indicandone anche l'importanza quale mezzo per aumentare la sicurezza di un incrocio stradale. Una volta indicate le varie tipologie, si elencano le norme che regolano le rotatorie. Successivamente si trattano brevemente le rotatorie di prima generazione (precedenza nei rami anzichè nell'anello) fornendo la formula per il calcolo della massima portata oraria, con la quale dimensionare la rotatoria. Si passa poi alle rotatorie di nuova generazione (precedenza nell'anello), fornendo due formule (Kimber e metodo svizzero) per il calcolo della capacità entrante. Infine, si analizzano brevemente le verifiche che una rotatoria deve superare per essere sicura (deflessione traiettorie, visibilità e pendenza trasversale).

 

2) LEZIONE 2: In questa lezione si riprendono alcuni degli argomenti della precedente, introducendo però anche ulteriori considerazioni sulle portate di traffico nei vari rami della rotatoria. Infine si definisce un ulteriore metodo per calcolare portate e capacità entrante nella rotatoria: quello francese (SETRA e CETUR).

 

3) LEZIONE 3: La terza lezione è inizialmente un riepilogo della lezione precedente, sebbene contenga anche alcune considerazioni sul calcolo della lunghezza media della coda nelle rotatorie ed introduca un'ultima normativa per calcolarne portate e capacità entrante: quella tedesca. Successivamente, si elencano quali sono gli indicatori prestazionali delle rotatorie, evidenziando anche quali, tra le normative viste in precedenza, permettono di calcolare l'uno o l'altro. Dopo gli indicatori prestazionali, si definiscono anche gli indicatori compatti (capacità semplice, riserva di capacità e capacità totale) e si illustra come calcolarli attraverso un piccolo esercizio.

 

4) LEZIONE 4: Questa quarta lezione è dedicata a illustrare il calcolo della CAPACITÀ TOTALE tramite un metodo iterattivo detto di GAUSS-SEIDL. Al termine è riportato anche un esempio numerico.

 

5) LEZIONE 5: L'ultima lezione riporta invece un metodo per determinare la matrice origine-destinazione, ovvero i flussi veicolari entranti e uscenti in ogni ramo della rotatoria. Anche questa lezione contiene alla fine un esempio numerico.

 

NUMERO COMPLESSIVO DELLE PAGINE:

1) PRIMA LEZIONE (9 pagine);

2) SECONDA LEZIONE (8 pagine);

3) TERZA LEZIONE (10 pagine);

4) QUARTA LEZIONE (9 pagine);

5) QUINTA LEZIONE (6 pagine).